lunedì 16 gennaio 2017

....Sorrentino ma che ce l'hai con noi?

Sono sicuro che molti di voi, come il sottoscritto, hanno temuto fino al minuto 64 di vivere la classica partita beffa dove una squadra si danna e si affanna cercando la gloria e un'altra con una magia degna del Silvan d'autore porta a casa il bottino pieno con il minimo sforzo. Per fortuna, o meglio per merito, l'epilogo è stato diverso anche perchè, diciamocelo, con il 65% di possesso palla, 31 tiri totali di cui 14 nello specchio e 12 calci d'angolo a 2, uscire da San Siro con uno zero alla casella punti sarebbe stato come vivere un match da Truman Show! Durante la gara ho imprecato alla malasorte svariate volte anche se, a mente fredda, ribadisco il concetto per il quale la fortuna, o la sfortuna, accompagnano mancanze o qualità. E' vero, Sorrentino ieri sera, come spesso accade quando vede Inter, ha parato anche la polvere come nemmeno il ragno nero Lev Jasin, ma sparargli addosso due colpi di testa da 1,5 metri con 7 metri di porta davanti non può esser solo sfortuna. Per il futuro quindi, aguzziamo la mira!!!
Capitolo Gagliardini, buona anzi buonissima la prima, il ragazzo ha grinta, capacità e personalità da vendere. Mi auguro che anche la continuità condisca le sue domeniche perchè a ricordare l'ottimo esordio di Joao Mario e le 4 impalpabili partite successive un po' di timore mi viene.
Per il resto bene tutti, Kondogbia sembra il fratello figo di quello che rincorravamo con il manganello in mano pronti a gambizzarlo, la difesa ha ripreso a girare ed in attacco abbiamo solo l'imbarazzo della scelta con special menzione per quel Mauro Icardi che anche ieri sera, a parer mio, ha dimostrato perchè Aurelio de Laurentis abbia cercato di portarlo a Napoli corteggiando Wandona Nara come Adamo e Milly in "sette spose per sette fratelli".
Il gol di Maurito è di una bellezza disarmante, così come il "rubopalla" che denota la voglia di dimostrare che forse forse quella fascia, sul quel braccio, ci può stare.
Un plauso speciale lo voglio riservare ad Ivan "il terribile" Perisic non tanto per il secondo tempo di livello, quanto per aver disobbedito al tentativo del Mister di fargli rivivere i fantasmi manciniani che lo volevano perennemente fuori ruolo "Io gioco a sinistra, e segno" punto!
Non ci resta che attendere la prossima magari spogliandoci per una volta della sensazione che prima o poi un passo falso lo dobbiamo fare perchè l'Inter, come altri, ha le carte in regole per acquisire consapevolezza e certezza nei propri mezzi affrontando con maturità e determinazione tutte le partite da qui alla fine. Poi si può vincere o perdere, il bello dello sport è anche questo, l'importante è farlo da squadra, da Inter!
Ora per favore, tutti in piedi sul divano, ad applaudire tale Sergio Pellissier, il bello del calcio di casa nostra, la classe a volte la si dimostra con continuità non solo in campo ma anche fuori dal rettangolo verde e Sergione, in fatto di classe, abbonda in ogni dove, Chapeau! Amen...

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