mercoledì 30 novembre 2016

CAMPEÕES...

A volte il gelido canto del dolore interrompe il fragore della gioia.
A volte la magia di un gesto rimane perpetua, eterna, come se quel gesto non dovesse mai invecchiare.
A.C.F - 1973

Doctor Jekyll e Mister Inter...

Inter - Fiorentina mi ha lasciato soprattutto due cose, la prima mezz'ora interista nemmeno lontanamente parente degli scialbi approcci "prePoliani" e la pacatezza, correttezza ed educazione di tal Paulo Sousa elegante in campo quanto davanti ai microfoni. Già perchè al di la dei meriti nerazzurri per i quali la prima mezz'ora di gara ha visto una squadra veloce, pungente e cinica scaraventare in faccia all'avversario i brutti ricordi israeliani non si può nescondere il fatto che l'arbitro Antonio Damato di Barletta ha decisamente sbagliato serata.
Continuo a pensare che Kondogbia, quello vero, sia rimasto in Francia perchè anche ieri è apparso confusionario e poco utile alla causa, mi sta bene il tentativo di recuperarlo, semmai ci sia qualcosa da recuperare, a patto che non diventi una costante giocare per più di metà gara in dieci. Li davanti direi bene, Candreva segna, corre si prende delle pause ma alla fine l'acquisto è azzeccato tant'è che anche D'Ambrosio ne ha tratto benefici sfornando prestazioni, considerato il tutto, ampiamente sufficienti. Il reparto arretrato, che l'anno scorso in tutto il girone d'andata era sembrato quello che dava le migliori garanzie, sta pian piano facendo emergere carenze importanti. Miranda è il gemello brutto di quello visto per lunga parte del campionato scorso, forse l'età, forse la voglia di emigrare, sta di fatto che non da le stesse sicurezze di un tempo ed un pensiero volente o nolente lo si deve fare. Ranocchia onestamente non ha fatto nè peggio nè meglio di altri, a volte non si capisce quale posizione tiene però, nel complesso, a mio avviso, la prova è stata sufficiente. Spendo solo due righe per il buon Samir, capace di prodezze che nemmeno alla playstation e di cappelle che a volerle fare apposta difficilmente riescono; sui due gol presi qualcosa di più si poteva fare se si pensa che nel primo Kalinic ha allungato di diversi metri il pallone senza che il portierone nerazzurro gli andasse incontro e nel secondo il numero uno meneghino ha pensato bene di far capire in anticipo a Ilicic che non era il caso di incrociare. Nemmeno ieri sera la mia curiosità di scoprire il motivo per cui si sono investiti milioni su tale Gabigol è stata soddisfatta anzi, semmai ce ne fosse stato bisogno, è stata alimentata anche dal motivo per cui si son spesi 40 mln per tale Joao Mario. Capiamoci, il ragazzo probabilmente ha dei numeri ed ha necessità di ambientarsi (sperando non con gli stessi tempi di kondo) ma l'involuzione delle ultime settimane un pochino mi preoccupa. Fin dall'inizio era sembrato padrone del ruolo, con sufficiente personalità e pronto a prendersi in collo parte della causa, ma ultimamente con l'ottima compagnia di Banega, sembra un corpo estreneo al tutto. Non parlo dell'erroraccio fantoziano da 5 metri dalla porta ma dell'atteggiamento, della posizione, della freschezza che questo giocator di bell speranze ha da qualche settimana smarrito. Della trasferta israeliana avevo accennato della necessità di salvare quel poco di buono che c'era stato, ovvero la partenza rabbiosa e grintosa e così è stato, dobbiamo decisamente migliorare fisicamente perchè il dispendio energetico di un primo tempo a mordere le caviglie all'impazzata nella ripresa si avverte e non capita sempre di segnare 3 gol in 19 minuti. Bisogna trovare un equilibrio altrimenti si finisce per sprecare energie più del dovuto per 45 minuti di preliminari rischiando poi di prender sonno nel momento di timbrare. Auguro a Pioli di trovare presto questo equilibrio e di risolvere quei punti interrogativi che ancora gravitano attorno a certi giocatori ma qualcosa è cambiato e se miglioriamo anche la fase di gestione qualcosa di buono sicuramente ne uscirà! Amen...

lunedì 21 novembre 2016

Quando la notte dovrebbe....

Alcune considerazioni del giorno dopo le devo fare anche perchè la notte porta consiglio dicono, ma a dire il vero io l'ho passata a sognar montagne verdi!
Sulle maglie delle due squadre non c'è molto da dire se non che già prese singolarmente hanno poco a che vedere con la storia delle due milanesi se poi le mischiamo come ieri sera sul prato del Meazza vien da pensare più ad uno scherzo di carnevale che ad una mossa di marketing. Due applausi li... dedico volentieri ai post partita dei due allenatori, da una parte un Montella che sta maturando con notevoli prospettive personali dettate dal fatto che lui un'idea di calcio ce l'ha e anche ben oliata e se naturalmente non ti erigi a protagonista lasciando la ribalta ai giocatori, hai fatto bingo ma questo, per quanto mi riguarda, non è una novità, l'ho sempre stimato ed oggi ne ho la conferma. A Pioli che dire, è apparso ai microfoni visibilmente squagliato dopo esser stato in tensione per 95 minuti e forse più, era la prima, era il derby, coi cadaveri dei predecessori ancora all'orizzonte con lo sguardo come a dire "no ma perchè tu davvero credi di farcela??". Ha commentato la gara con umiltà e si è difeso bene dalle domande per la verità non ficcanti , a parte il solito Massimo Mauro che fa di tutto per far capire al telespettatore cosa succede quando hai mancato l'appuntamento con l'intelligenza. Ha applaudito il suo gruppo che a detta sua si è messo a disposizione e che con i giusti correttivi può finalmente decollare quel progetto che cominciava ad ingiallire.
Per finire, volevo lanciare un sorriso ad alcuni milanisti che, dopo essersi strizzati i testicoli con la chiave del 13 al minuto 92', da ieri sera sbeffeggiano l'altra parte di Milano ribadendo i punti di distacco in classifica e la campagna acquisti faraonica che per ora non da alcun risultato. Partiamo dal presupposto che dalla stagione 2013/2014 il Milan è arrivato davanti all'Inter solo alla playstation, che a livello di campagna acquisti faraonica credo ci sia poco da sorridere se si pensa che Bacca, Luiz Adriano, Romagnoli, Bertolacci, Kucka e Balotelli nel 2015 hanno prodotto un settimo posto e 57 punti; e ancora, la mia sportività mi impone di non augurare la stessa fine dell'Inter post girone d'andata del campionato scorso, ma esaltarsi troppo o esagerare con il mal di vertigini si rischia poi di farsi più male del dovuto. Il Milan sta facendo bene, lo dico da settimane, ha un grande tecnico ed un organico giovane che può solo migliorare, ma nascondere il bruciore di culo per il gol preso sul filo di lana facendo gli sberleffi ai cugini sfigati a meno 8 è come esaltarsi per esser riusciti a farsi una sega dopo che per anni si è tentato di bombare qualche figa, contenti voi....! Amen

Suso/Bonaventura - Inter 2-2

Quando si pensa che un allenatore in 7 giorni possa far poco non si va tanto lontano dallo sbagliarsi! Fermi tutti non è cambiato nulla se penso ai gol presi ma scardinare la staticità dei giocatori spalmandoli sul campo in maniera non solo diversa ma efficace significa aver qualche idea da giocarsi. Avesse perso il derby staremmo qui a dire come si fa a far giocare Kondogbia, e Ansaldi non è capace, e il modulo etc etc vero interisti?!?!? Ma nel... primo tempo le zanne che marchiavano le caviglie rossonere sembravano dettagli di un calcio che non poteva più appartenere alla cineseria nerazzurra. A fine gara in piedi sul divano ho applaudito un Kondogbia che probabilmente deve aver fatto abuso delle ricette di Benedetta Parodi da non sembrare nemmeno il cugino di quello fin qui conosciuto! A chi mi viene a dire che il risultato è giusto dico che probabilmente ha visto un'altra partita, gli episodi del primo tempo, la totale inattività del milan salvo in occasione del regalo dei cugini, un secondo tempo nel quale il Milan ha fatto meglio del primo (era difficile far peggio del nulla) ma l'inter pur stanca non ha a mio avviso subito da meritar sconfitta! Bonaventura e Suso han giocato da soli e fatto il bello e cattivo tempo tra le maglie nerazzurre trovando poca "squadra" attorno per portare in porto il risultato! L'Inter probabilmente non è stata indimenticabile, ma a modo suo, con cose positive e cose negative ha giocato in 11 e questa a mio avviso è la prima sterzata che il buon Pioli deve dare se si vogliono ottenere risultati. Non ci resta che restare fiduciosi, anche perché costa la stessa fatica di non averne, e se Cristiano Malgioglio può girare indisturbato nonostante l'acconciatura da arresto, può succedere che l'Inter torni ad essere l'Inter ! Amen

venerdì 4 novembre 2016

Altro giro altro regalo....

Vabbeh! E' andata come doveva andare! Della serata di coppa mi rimangono tra i denti due cose, l'assoluta non presenza di alcuni giocatori dai quali invece mi aspettavo la spinta più grossa dopo le ultime sciagurate uscite e la seconda che forse, come già detto altre volte, ci sarebbe voluto prima un po' di coraggio in più nel scegliere gli interpreti perchè se gira bene vieni ripagato! Miranda, Candreva, Perisic e soprattutto Banega avrebbero potuto rimanere tranquillamente ...a Milano che nessuno se ne sarebbe accorto al pari di una buona azione di Renzi! La sensazione che il quartetto di cui sopra mi ha lasciato è di totale rassegnazione e completo distacco dalla causa nerazzurra; capisco che possano venir meno gli stimoli se continui a veder cadere a pezzi la baracca ma se sei un professionista e soprattutto puntualmente il tuo conto corrente si alimenta a quella baracca devi rimanerci attaccato con le unghie! Le note liete, per quanto mi riguarda, sono tre; il coraggio o la follia di schierare i redivivi Ranocchia e Gnoukouri che non hanno certo ricordato Beckenbauer e Paul Scholes, ma hanno sbagliato davvero poco e fatto capire che chi attualmente occupa da titolare quelle zone di campo non ha apparentemente nessuna qualità in più. La seconda cosa è che pur cambiando allenatore alla fine il risultato è stato il medesimo che può sembrare una frase sciocca ed un volgare doppio senso come diceva il buon Lucio, ma si poteva pure far peggio prendendo l'imbarcata. Terza ed ultima, non in termini di importanza, l'applauso che merita quello spicchio di St Mary's Stadium che ieri sera era tinto di nerazzurro, alla fine loro ci sono sempre e qualche volta è giusto e doveroso ricordarlo! Unico appunto che necessariamente devo fare all'amico Vecchi è l'aver cannato qualche cambio in termini di tempistica, Banega andava tolto al 5' del primo tempo per manifesta indecenza, ed aver schierato il Samurai contro i Titani. Fisicamente, e solo fisicamente, scontavamo qualche tacca al Southampton e se dai ulteriormente peso alla cosa schierando un esile ed impalpabile Nagatomo corri il rischio di sbagliare. Che tu l'abbia schierato perchè magari potevi ottenere maggior spinta sulla fascia è forse il motivo della tua scelta ma sappi che l'unico luogo in cui ormai il sushiman spinge è il cesso di casa sua dopo il rituale delle prugne secche! Poi la sfiga, che ultimamente ci vede benissimo, ha fatto il resto ma questa è altra storia e sinceramente non è il motivo principe della nostra situazione. Ora non ci resta che aspettare le 35 mercedes nere e furgoni vari dai quali sbarcheranno i sorridenti Suningiani magari con il solito carico di luci psicadeliche per annunciare l'ennesimo tentativo sperando che questa volta sia più oculato dei precedenti.Fozza Inda! Amen...

Harakiri!!!!

Quando hai la chance della vita e decidi di fottertela schierando in campo questo avanzo di sushi!

Ce la faranno i nostri eroi....mhhh!

Sembra proprio una serata da Inter, quella che non ti aspetti, quella che dai per spacciata e ti tira fuori la gara della vita. La conferenza stampa pre match del fido Vecchi è stata un mix di incredulità, inesperienza e simpatica ingenuità. La "Società" ha pensato bene che non era il caso di supportare uno che dalla mattina alla sera si è trovato a rispondere a domande su una situazione di campo e non solo che lui stesso ha faticato a connotare. Vai da solo Stefanino, siediti li e rispondi che intanto noi, come sempre, ci facciamo gli affaracci nostri!!! Amen...

bye bye Frankie....

Se qualcuno considera l'esonero dell'Olandese volante la panacea di tutti i mali nerazzurri è molto probabile che sia affetto da sindrome Zampariniana! Ieri sera, prima di affidarmi alle grinfie di Morfeo, surfavo tra pareri contrastanti sulla bontà o meno dell'ennesimo avvicendamento in panchina e mi son fatto l'idea che a conti fatti, al tifoso interista, importa che qualcosa venga fatto, sia pioggia o burrasca, sia vento o tornado! Sono assolutamente d'accordo che la benea...mata situazione vada in qualche modo risagomata su parametri decisamente più positivi ma sono altrettanto convinto che stiamo per mettere l'ennesimo pezzo di scotch su di una ferita che necessita di essere suturata in modo risanatorio e permanente. Cio' che mi aspetto nella giornata di venerdi' è un cambio di rotta a livello societario dettato dagli evidenti errori sin qui commessi da una proprietà che ha lasciato al caso molte troppe cose. Mi aspetto una figura delle 10 sorridenti apparse qua e la nelle varie presentazioni che prenda la parola e trasmetta in maniera chiara e decisa cosa ne sarà di noi! Mi Aspetto che venga dato il potere necessario a quella parte dirigenziale che quotidianamente respira Appiano Gentile e che magari a questa dirigenza italiana venga affiancata una figura manageriale (Italiana) che abbia i numeri e le qualità per amalgamare il tutto. Se sarà Pioli o Guidolin, Villas Boas o Oronzo Cana' farà differenza solo se si darà finalmente spazio all'organizzazione che una Società a qualsiasi livello merita! Dovendo scegliere ritengo la soluzione di un allenatore proveniente dal campionato italiano la più corretta e forse l'unica al momento, tecnicamente, percorribile. Riguardo al buon Frank non ho molto da aggiungere a quello che in altre occasioni ho detto. De Boer ha cercato di fare il suo calcio senza avere la sua squadra e soprattutto senza capire che la cosa di cui aveva principalmente bisogno era un qualcuno che al suo fianco gli indicasse i trabocchetti del calcio nostrano. Per il resto ha navigato in solitaria come nemmeno Soldini, affrontando gli umori squilibrati di una banda di ragazzini immaturi e viziati e non trovando nella dirigenza alcun punto d'appoggio se non di facciata. Di per se' era già un'impresa difficile, così ha preso connotati titanici!
Non ci resta che aspettare e sperare che qualcosa cambi per davvero, il potenziale continuo a credere sia alto su molti fronti, ma senza le persone giuste al posto giusto è come mandare a cena Cristiano Malgioglio con Belen Rodriguez, saranno sempre e solo chiacchere! Amen...

tafazzi e traverse...

Dove non arriva la nostra incapacità arriva la sfiga. La traversa tafazziana all'ultimo respiro mette il sigillo sull'ennesima serata da archiviare negativamente. Fisicamente la squadra ha tenuto, si son viste delle cose buone pensando agli orrori delle ultime gare, ma non ci si può sinceramente accontentare! Vedo la squadra spenta, cupa, al limite del rassegnato e sinceramente comincio a rassegnarmi anch'io di fronte alla confusione che attanaglia l'ambiente Inter a 360 grad...i. Parliamoci chiaro, De Boer sta dove sta solo per volontà di un dimissionario, la parte italiana non lo vuole e non lo voleva e credo non faccia nulla per sostenerlo. La squadra non ha identità, alcuni giocatori addirittura son scomparsi dai radar e viste le alternative sul campo stento a capirne il motivo. I vari Melo, Biabiany e compagnia cantante, che non son certo dei fuoriclasse ma in qualche caso utilizzabili, si sono sciolti come neve al sole, ovviamemte sole olandese. E poi c'è il mistero Gabigol; un attrezzo che per la modica cifra di 30 e passa milioni di euro oggi non era nemmeno in panchina. Ma allora basta cambiare allenatore e si risolvono i problemi!! No, non son per nulla convinto, soprattutto perché vedo carenza di alternative e se una di queste dev'essere Leonardo meglio continuare con la guida attuale perché Leo non è un allenatore! L'ho detto varie volte e lo ripeto, urge l'uscita di thoir e una dirigenza lato italia con pieni poteri e capacità di strizzare le palle a chi rema contro perché alla fine ciò che conta è l'Inter! Amen...

di augurio in augurio...

La prima cosa in assoluto che auguro alla mia cara e amata Inter è che si liberi al più presto dell'inutilità di Erick Thoir. Uno che, parliamoci chiaro, ha preso un pezzo di fango e l'ha trasformato in oro ma che oggi come oggi non è ne carne ne pesce. E' il passato che ancora trottola all'impazzata dispensando decisioni e consigli senza alcuna capacità e soprattuto legittimità vista l'imminente dipartita.
Della partita di ieri non c'è molto da dire se non quello che a più r...iprese si è già detto. Il difetto più grande dell'allenatore a mio modo di vedere è il rifiuto totale di appoggiarsi a qualcuno che di cose italiane ne capisce molto di più. Non è questione di orgoglio ma di realtà dei fatti: non conosci una cippa di come funziona il calcio in Italia quindi fatti aiutare!!! E' palese la consufione tecnico tattica in cui versano le sue idee com'è palese il fato che molti giocatori non stiano dando alla causa la giusta intensità. Per andare nello specifico, il burrito olandese ha proposto a Bergamo, gara assai delicata e campo a noi non proprio amico, un Nagatomo sigillato nel nastro adesivo da un bel po' ed ha lasciato le uniche fonti di gioco possibili, Banega e Candreva, a scaldar la panca come se dovessero recuperare dalla scalata del Mont Blanc (giuro che il monte l'ho scelto a casaccio senza alludere a cambi di allenatore). E' vero, dal divano siamo tutti bravi a far gli allenatori, ma certe situazioni le indovinerebbe anche mia moglie che a malapena sa che a calcio si gioca in 11 contro 11. Se poi alla già sciagurata idea di cui sopra aggiungi l'ingresso di un morto biennale con il quale hai fatto di tutto fuorchè stringere un patto di sangue ed amicizia, allora le cose son due, o sei masochista o non hai le idee chiare.
La Roma lo scorso campionato esonerò Garcia, che pure non aveva fatto malissimo, ed ingaggiò Spalletti il quale, per indubbie qualità, mirò per prima cosa a gestire il gestibile puntando sulle qualità del materiale a disposizione. L'inter di materiale qualitativamente buono a disposizione ne ha, quindi perchè massacrarsi da soli usando gli scarti?
Non ho la verità in tasca, non so se il cambio farebbe bene o male, di certo c'è necessità di scuotere la banda che non ha grinta, mordente, voglia di fare e di arrivare e questa scossa non la posso certo dare io.
In ultima analisi, un po' di coraggio, ieri avrei tolto Icardi al 10 della ripresa e lasciato un Eder con voglia, avrei piallato Perisic e provato colui per il quale si è speso e parlato tanto. Non esistono intoccabili, esiste l'Inter!!!! Amen...

giovedì 14 aprile 2016

...il virus attanaglia anche il Milan!!!

Noto con "piacere" che a Milano si è diffuso il virus del mangiallenatore in maniera irreversibile! L'estate scorsa, precisamente alla chiusura del mercato, il mio pensiero sulle milanesi era il seguente: l'inter ha comprato tanto ed assemblere non sarà semplice ed il Milan ha comprato tanto, speso tanto (troppo in alcuni casi - vedi bertolacci) e non ha coperto le carenze nelle zone nevralgiche del campo. Beh che dire, quasi tutto ampiamente confermato!!! Che Sinisa sia una ...allenatore dal carattere cazzuto non c'è dubbio come non c'è dubbio che al Milan comunque servisse un allenatore di carattere per cercare l'impennata. Il problema però è che Sinisa è scarsamente aziendalista e se il sabato sera non chiami il bombardato di Arcore per stilare la formazione come faresti giocando un duo alla Play4 lentamente finisci per stargli nei maroni; risultato? CACCIATO! Il problema del Milan, come dell'Inter si annida nelle non Società...puoi continuara a rattoppare le pareti ma se sotto le fondamenta ballano il boogie woogie.....Amen!

...anche le briciole fan sorridere


Credo oramai sia inutile spender pensiero sul come gioca l'Inter e sullo stato avanzamento lavori del progetto Thoir/Mancini. Si è detto, disquisito, imprecato a tal punto che qualsiasi cosa minimamente positiva viene vissuta come il Carnevale di Rio. Sinceramente penso che arrivati a questo punto, si debba necessariamente vivere la domenica calcistica concentranosi sul triplice fischio finale per poi dare rapidamente uno sguardo alla classifica. L'obbiettivo, a questo punto,... non può che essere quello di saltare i preliminari di Europa League non tanto per il rischio di uscire anzitempo dal torneo (che forse sarebbe più un pro che un contro) , quanto per evitare di anticipare la preparazione estiva pagando poi inevitabilmente dazio a metà campionato.
Le ultime due parole le voglio spendere su Stevan Jovetic. Personalmente non vado pazzo per il giocatore, ma sabato ne ho respirato la professionalità attraverso atteggiamenti maturi di un giocatore ormai ai margini, che ha dimostrato di voler ancora far parte del gruppo. Considerando i trattamenti del mago di Jesi (giocatori dimenticati in panchina per mesi dopo esser statati cercati da lui stesso come il tesoro di Capitan Kidd) ci si poteva aspettare tutt'altro atteggiamento (Balotelli docet....). Amen!

lunedì 21 marzo 2016

....il ritorno in naftalina!


Che sabato sera mi aspettassi un'Inter gagliarda direi proprio di no ma non vi nascondo che ad un certo punto avevo chiesto a mia moglie di rinvenire dalla naftalina il vestito della mia prima comunione per dare inizio alle danze.
Poi ci ha pensato Spalletti 2.0 a rovinare la festa inserendo Dzeko in versione uomo-assist. Già perchè il nuovo Luciano di ritorno dalle fredde terre è diventato più sarcastico e bacchettone oltre che decisamente più ficcante ed arguto non solo nel
l'analizzare i sorrisi di altrui presidenti ma nel trovare la retta via ad un Dzeko smarrito ed imbronciato. Ha capito che dai piedi del bosniaco può uscire solamente del materiale edile che però, se opportunamente lavorato, può regalare delle gioie artistiche, Naiggolan ringrazia 1-1.
Quanto alla ciuffo band devo dire che forse, con un Palacio in più a disposizione, avremmo potuto creare delle alternative interessanti in corso d'opera grazie alla sua capacità di fare la cosa giusta al momento giusto. Sono sostanzialmente soddisfatto anche se, una volta di più, vedo la necessità di lavorare sulla maturazione di squadra in questo tipo di gare dove giochi bene per gran parte del match ed hai il pizzico di buona sorte che ti accompagna per portare a casa il bottino pieno. Le partite durano 90 e più minuti, noi spesso cominciamo a sbaraccare prima!!!
Ho passato svariati mesi a chiedermi il perchè avessimo affannosamente rincorso Ivan Perisic come Heidi rincorre Nebbia e le ultime gare mi hanno definitivamente illuminato. Ne ammiro la corsa, la determinazione, il sorriso con mano sul cuore del post segnatura che sembra cosa scontata e ruffiana ma non lo è affatto a meno che tu non sia Zlatan Ibrahimovic, nato Milanista, cresciuto Gobbo, sonante Catalano, sposato Interista e maturato Parigino. Il traguardo del terzo posto è affare assai arduo ma ciò non deve assolutamente far smarrire il buono che si è riusciti a produrre nelle ultime partite. Anzi, mi auguro di vedere sempre un piccolo passo in avanti, gara dopo gara, e alla fine tireremo le fatidiche somme servendoci, semmai ne avessimo bisogno, della consulenza di Luciano 2.0 Spalletti! Amen

Ahhhh...povera Italia!

...in queste ore post Bayern - Juventus ho letto ogni forma di sfottò anti juventino ed altrettanti tentativi da parte dei tifosi della Vecchia Signora di intiepidire le suddette mattonate ribattendo colpo su colpo. Tutto normale mi vien da dire, soprattutto se ambientato in un paese storicamente poco sportivo e per nulla abituato ad applaudire il prossimo per manifesta superiorità. Già tutto normale a parte l'indignazione Juventina a 360° prima sugli aspetti legati al campo ...e poi sulla manifesta anti juventinità che si è levata gloriosa al cielo dal triplice fischio del signor Eriksson! Nei 180 minuti, calcisticamente parlando, la Gobba non ha assolutamente demeritato, anzi! Scendere all'Allianz Arena con assenze a mio avviso comunque importanti ed imbambolare il bayern per più di un'ora non è certo affar da poco. Ma se poi, invece di attaccarsi ad Eriksson e i suoi fratelli, ci si ferma ad analizzare il tutto con un pizzico di lucidità in più ed un briciolo di permalosità in meno si capisce che qualche errore da pollo lo si è pur commesso. Qualche errore l'ha commesso anche il Bayern già all'andata svenendo completamente dopo il doppio vantaggio, e per mano di Alaba al pronti via in terra Bavarese. Gli errori ci sono e purtroppo si pagano (chiedere a Bonucci sul 1-2 di Lewandosky ed Evra/Barzagli sul 2-2) e dopo averli onestamente commentati si può al limite accennare all'errore arbitrale con la piena coscienza però che una volta tocca a te e una volta tocca a me. La cosa però che davvero mi fa sorridere è l'indignazione del tifoso juve nei confronti dell'Italia calcistica non juventina. Ma perdonatemi, cosa pretendete se in maniera sistematica producete slogan contro qualsiasi sconfitta altrui, se la maggior parte conta gli scudetti a modo proprio sbeffeggiando la giustizia sportiva (al netto del processo in sè ma le sentenze sportive andrebbero rispettate), se puntualmente ogni lunedì mattina al posto del caffè il primo bisogno è ricordare calciopoli, i prescritti, Guido Rossi,i cartoni, bim bum bam e chi più ne ha più ne metta. Se ad ogni pro arbitrale si fa finta di nulla e se ormai il 5 maggio lo festeggiate al pari di San Patrizio....?Insomma va tutto bene, lo sfottò ci sta. Lo sfottò si fa e si incassa, e per quanto riguarda la quarta squadra e il ranking non vi dannate l'anima, se dobbiamo fare delle brutte figure (non mi riferisco a voi ci mancherebbe) meglio tornare agli anni 80 dove in Coppa dei Campioni andava chi vinceva lo scudetto, non di cartone eh!! Ci mancherebbe altro ! .... Amen

lunedì 7 marzo 2016

...che fosse la volta buona !!???


Lord Byron diceva che “ un uomo per essere ragionevole dev’essere ubriaco”. Senza disturbare illustri poeti più del dovuto c’è però da chiedersi se ciò che di buono abbiamo visto in 5 giorni sia frutto di una bevuta collettiva oppure di un ragionevole tentativo di salvare il salvabile.

Ieri sera a San Siro era di scena il derelitto Palermo di Kung Fu Zamparini, un Presidente che fa dell’incontro tra i suoi due neuroni un episodio simile al Millennium Bug. Una partita sulla carta a dir poco scontata, l’avversario  ideale per dar continuità di risultati stimolando l’allegria del tifoso in procinto di affrontare un piovoso lunedì lavorativo; Uhmmmm….ma siamo davvero così sicuri che fosse l’avversario ideale? Inter-Juventus di mercoledì scorso è stata una partita giocata a ritmi molto alti, con l’adrenalina a mille che, nonostante il risultato finale, ha ridato all’ambiente interista un livello di speranza perlomeno accettabile. Inter-Juventus è stata una partita tra chi arrivava a San Siro in giacca e cravatta forte del risultato dell’andata e chi invece in costume adamitico doveva necessariamente fare qualcosa di importante per riguadagnarsi stima e fiducia.

Quando esci da gare simili dove hai dato tutto, hai fatto pace con i tifosi e quando torni a casa la tua famiglia ti festeggia come nemmeno Andrea Degortes in arte “Aceto” rischi di affrontare la partita successiva con eccesso di relax credendo di vantare un credito derivante dall’ALL IN del match precedente. Se poi a tutto questo aggiungi il fatto che Beppe Iachini la sa lunga e come prima punta schiera Alberto “simpaty” Gilardino che con la Beneamata  ha fatto centro diverse volte ed è campione Nazionale di “tuffo con alito di vento”  il tranello è dietro l’angolo.

Grazie al cielo la banda ciuffo, sebbene qualche svarione degno del dna neroazzurro, se l’è cavata egregiamente sfoderando un Perisic finalmente all’altezza (magari se continuiamo a farlo giocare nel suo ruolo è meglio per tutti) un Ljajic voglioso e concludente ed una Palacio tirato a lucido come nelle migliori serate di Gala.

Ma specifica menzione va fatta per Maurito Icardi. Continuo a credere che tra lui e Gonzalo Higuain ci sia un abisso sotto molti punti di vista, ma ieri sera ho realizzato che se il gioco di squadra è volto alla finalizzazione secondo le semplici regole del calcio lui c’è!!! Sono convinto che debba migliorare sulla protezione della palla spalle alla porta ma per il resto ha le carte in regola per diventare un buonissimo centravanti. Ieri sera ha corso per 90 e più minuti, uscendo dall’area in cerca del pallone, sacrificandosi nel pressing e sfoderando un goal ed un assist degno dei migliori. Il suo problema maggiore sembra essere quello di dover dividere la cameretta dei giochi con qualcuno, di non avere cioè lo spazio, più mentale che fisico, per  sentirsi protagonista dell’attacco neroazzurro. La soluzione di far gironzolare 3 mezze punte fuori di 16 metri lasciandolo come unico vero terminale potrebbe essere quella ideale.

Per analizzare le virgole negative di una serata positiva è giusto chiedersi se non sia necessario trovar rimedio all’involuzione psicologica che la squadra subisce ogni qual volta si passa da una situazione di assoluto controllo ad un’altra che restituisce puntualmente le insicurezze che ci hanno caratterizzato per 60 lunghi giorni.

Al minuto 45, sfruttando la briscola organizzata dalla difesa Interista, tale Rispoli, si avete capito bene non Dani Alves, si involava sulla fascia libero e solo più di Bobby mettendola morbida per l’accorrente Vasquez che cercando di smaltare “Smile” Carrizo riapriva inaspettatamente i giochi. Da quel momento 10 minuti ad inizio ripresa di assoluta follia, squadra impaurita, palla alla viva il parroco e giocatori in delirio che gridavano “tocco blu non gioco più!”.

La consapevolezza non si costruisce certo in 2 partite ma, tra gli obbiettivi stagionali, devono sicuramente figurare la costruzione di una mentalità vincente e la definitiva presa di coscienza dei propri mezzi, due qualità che non possono essere messe in discussione dalle volate di un Rispoli qualunque, altrimenti si rischiano puntualmente i due passi avanti e tre indietro.

Lasciatemi elogiare infine Beppe Iachini non tanto per la partita del Palermo di ieri sera quanto per il coraggio che quotidianamente dimostra nel condurre la nave del patron Zamparini. Credo che allenare una squadra del Maurizio nazionale equivalga ad affrontare una frazione di short track indossando le infradito.

Amen! 

giovedì 3 marzo 2016

...beh?!? cos'è tutta questa energia???


...stamattina leggendo qua e la i commenti interologi del post Inter - Giuve, il mio buon umore calcistico quasi quasi si stava rianimando se non fosse che poi, analizzando bene la cruda realtà, mi rimane una bella prestazione che probabilmente verrà ricordata negli annali quanto l'esibizione di Jo Chiarello al festival dei Sanremo dell'81.
Ma facciamo un passo indietro! Ieri sera, precisamente al minuto 4 del secondo tempo venivo colto improvvisamente da stupore celestiale vedendo un giocatore dell'inter (tele Eder) dribblare un difensore avversario con la stessa semplicità con cui Benedetta Parodi impiatta un tortino di zucca, producendo un cross con la C maiuscola da spingere in fondo al sacco senza doversi trasformare nel Divino Otelma. Si si avete capito bene colleghi, non 37 sterili passaggi in orizzontale mentre i difensori avversari comodamente ti guardano e se la raccontano ma una normale, tipica, semplice, doverosa azione in verticale. A questo punto quindi arricciando l'occhio destro a modi Celentano ho pensato : ma vuoi vedere che le parole di Ausilio sulla mancanza di attributi hanno fatto davvero effetto? Certo farsi dare del senza palle da uno che per anni ha sorretto quelle mosce di un cervellone come Marco Branca non è proprio edificante e un pochino farebbe incazzare anche me, ma al punto tale da costringere per 83 minuti quei cosi li tutti dietro a proteggere il bottino era un qualcosa di completamente inaspettato.
Al minuto 37 della ripresa l'apoteosi; Rugani, fuori luogo ieri sera al pari di Valerio Scanu all'Ariston, preso da estremo sconforto affossa Ivan il Terribile! No no non io ma quello che di cognome fa Perisic, cercato e voluto per 63 giorni da Mancini l'estate scorsa perchè gli serviva l'esterno sinistro confinandolo però a destra per 23 partite e criticandolo per mancanza di posizione. Calcio di rigore!!! Siamo sicuri si? non è che non c'era, magari è dubbio, che ne so, poi se non c'è scende ciglione dalle tribune minaccia di fondere la duna con la Maserati e son c...i amari per tutti ! Tranquilli, Rugani alza le mani, ammette...tutti sereni, sciacquiamoci la bocca prima di sorridere a Bonucci sia mai si offenda e andiamo sul dischetto, Brozo...gol 3-0!!!
A questo punto il ricordo è andato alle rimonte storiche Inter - Sampdoria da 0-2 a 3-2, Inter-roma da 0-3 a 4-3, inter-aston villa andata 0-2 ritorno 3-0, e allora c'ho sperato, creduto, son salito in piedi sul divano come se la telecronaca fosse di Guidone Meda, ho afferrato con decisione e scaramanzia le mie zone d'ombra perchè tutti sanno che i calci di rigore sono una lotteria, e alla lotteria vinci se le dea bendata ti fa l'occhiolino. Il problema però è che la Dea bendata presente ieri sera al Meazza dev'essere stata affetta da qualche forma di strabismo perchè Rodrigo "el Trenza" Palacio, entrato in campo con la stessa voglia che ho io di sorridere ad un esattore di Equitalia, ha pensato bene di smaltare il suo rigorello sulla traversa. Risultato? Ci si ricorderà più di "che brutto affare" della simpatica Chiarello che della bellissima e cazzuta Inter che ho visto ieri sera. Grazie lo stesso! Amen!!!

No ma, spiegatemi perchè i finocchi sono offensivi?

Sulla vicenda Sarri-Mancini mi sovvengono tre riflessioni:
la prima riguarda i commenti della serie "sono cose di campo e tali dovrebbero rimanere!". Certo, sono anch'io della frangia che considera il calcio uno sport maschio, di contatto e giocato con una certa dose di grinta, ma la frase "sono cose di campo e non devono uscire da li" mi suona più come un interpretare il campo al pari di una zona franca dentro alla quale si può dire, fare, baciare, lettera, testamento pugno ...sotto il mento, quel che si vuole! No voglio ancora pensarlo come un luogo nel quale ci si diverte, ci si sfoga in maniera sana e si assiste ad uno spettacolo, con tutte le regole ed il rispetto necessario. La seconda riflessione è che, come sempre, in Italia, da queste vicende, ne nasce una diatriba poco obiettiva e molto faziosa! Già perché non riusciamo ad analizzare la questione senza puntare il dito dicendo voi napoletani, voi interisti, juventini, milanisti, sampdoriani, e via dicendo. Che amarezza, la partita è finita ragazzi, smettiamo la tuta da tifosi e parliamone! La terza ed ultima è forse quella che mi crea le turbe maggiori e che mi fa sobbalzare dicendo: ma oltre ai vaffa, stron di qua e di la, nel 2016 per offendere (crediamo noi) qualcuno, dobbiamo ancora attaccarci al frocio, finocchio, negro, giallo, verde, mussulmano, ateo nano grasso grosso etc?? Davvero??? Ahimè ci stiamo offendendo da soli se davvero, nel 2016, il nostro menù delle offese comprende ancora parole come queste! Amen