mercoledì 30 novembre 2016

Doctor Jekyll e Mister Inter...

Inter - Fiorentina mi ha lasciato soprattutto due cose, la prima mezz'ora interista nemmeno lontanamente parente degli scialbi approcci "prePoliani" e la pacatezza, correttezza ed educazione di tal Paulo Sousa elegante in campo quanto davanti ai microfoni. Già perchè al di la dei meriti nerazzurri per i quali la prima mezz'ora di gara ha visto una squadra veloce, pungente e cinica scaraventare in faccia all'avversario i brutti ricordi israeliani non si può nescondere il fatto che l'arbitro Antonio Damato di Barletta ha decisamente sbagliato serata.
Continuo a pensare che Kondogbia, quello vero, sia rimasto in Francia perchè anche ieri è apparso confusionario e poco utile alla causa, mi sta bene il tentativo di recuperarlo, semmai ci sia qualcosa da recuperare, a patto che non diventi una costante giocare per più di metà gara in dieci. Li davanti direi bene, Candreva segna, corre si prende delle pause ma alla fine l'acquisto è azzeccato tant'è che anche D'Ambrosio ne ha tratto benefici sfornando prestazioni, considerato il tutto, ampiamente sufficienti. Il reparto arretrato, che l'anno scorso in tutto il girone d'andata era sembrato quello che dava le migliori garanzie, sta pian piano facendo emergere carenze importanti. Miranda è il gemello brutto di quello visto per lunga parte del campionato scorso, forse l'età, forse la voglia di emigrare, sta di fatto che non da le stesse sicurezze di un tempo ed un pensiero volente o nolente lo si deve fare. Ranocchia onestamente non ha fatto nè peggio nè meglio di altri, a volte non si capisce quale posizione tiene però, nel complesso, a mio avviso, la prova è stata sufficiente. Spendo solo due righe per il buon Samir, capace di prodezze che nemmeno alla playstation e di cappelle che a volerle fare apposta difficilmente riescono; sui due gol presi qualcosa di più si poteva fare se si pensa che nel primo Kalinic ha allungato di diversi metri il pallone senza che il portierone nerazzurro gli andasse incontro e nel secondo il numero uno meneghino ha pensato bene di far capire in anticipo a Ilicic che non era il caso di incrociare. Nemmeno ieri sera la mia curiosità di scoprire il motivo per cui si sono investiti milioni su tale Gabigol è stata soddisfatta anzi, semmai ce ne fosse stato bisogno, è stata alimentata anche dal motivo per cui si son spesi 40 mln per tale Joao Mario. Capiamoci, il ragazzo probabilmente ha dei numeri ed ha necessità di ambientarsi (sperando non con gli stessi tempi di kondo) ma l'involuzione delle ultime settimane un pochino mi preoccupa. Fin dall'inizio era sembrato padrone del ruolo, con sufficiente personalità e pronto a prendersi in collo parte della causa, ma ultimamente con l'ottima compagnia di Banega, sembra un corpo estreneo al tutto. Non parlo dell'erroraccio fantoziano da 5 metri dalla porta ma dell'atteggiamento, della posizione, della freschezza che questo giocator di bell speranze ha da qualche settimana smarrito. Della trasferta israeliana avevo accennato della necessità di salvare quel poco di buono che c'era stato, ovvero la partenza rabbiosa e grintosa e così è stato, dobbiamo decisamente migliorare fisicamente perchè il dispendio energetico di un primo tempo a mordere le caviglie all'impazzata nella ripresa si avverte e non capita sempre di segnare 3 gol in 19 minuti. Bisogna trovare un equilibrio altrimenti si finisce per sprecare energie più del dovuto per 45 minuti di preliminari rischiando poi di prender sonno nel momento di timbrare. Auguro a Pioli di trovare presto questo equilibrio e di risolvere quei punti interrogativi che ancora gravitano attorno a certi giocatori ma qualcosa è cambiato e se miglioriamo anche la fase di gestione qualcosa di buono sicuramente ne uscirà! Amen...

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