lunedì 30 gennaio 2017

Dai pioli su, non scherziamo, schiera mariolino!


La svolta di Palermo - Inter si è materializzata al minuto 15 del secondo tempo. Il tentativo di schierare 11 titolari contro il Palermo, è svanito nell'esatto momento in cui Pioli ha proposto Ever Banega nell'11 iniziale. Purtroppo per noi, Ever lo è solo di nome, e le sue prestazioni non sono perl' appunto, SEMPRE all'altezza; il ventinovenne di Rosario appare spesso lento, impacciato, fuori dal passo del resto della squadra. Inizialmente giustificavo la cosa additando i compagni di scarsa proposizione al gioco, della serie "io (Banega) do palla a te (compagno) ma tu poi sparisci e non ridai più palla a me". Ma con l'andare delle settimane comincio a pensare che la serie A sia il luogo meno adatto per un palleggiatore che non fa certo della velocità la sua arma migliore. Dicevamo del 15' del secondo tempo, Pioli decide che è ora di dar aria e corsa a quei 40 milioni spesi in estate e schiera Joao Mario che a differenza dell'argentino di cui sopra ha la capacità di inserirsi negli spazi lasciati dai compagni d'attacco e, complice una difesa palermitana degna di una scapoli-ammogliati qualunque, piazza il colpo da tre punti che in una giornata apparentemente da tutto facile presentava invece diverse insidie.
La gara è terminata come doveva, a parte una volata sulla destra agevolata da un Ansaldi in gita con la scuola, il Palermo dalla cintola in su non ha mostrato segni di ripresa e alla fine le statistiche per i rosanero sono impietose, lo zero alla casella tiri in porta fa capire il momentaccio. L'inter ha confermato quanto di buono visto nelle ultime giornate, compresa una forma atletica che oggi fa la differenza se si pensa che si erano spese energie per 120 minuti in Tim Cup. Riadisco che sta funzionando tutto alla perfezione perchè il calendario è stato favorevole e perchè la condizione atletica supporta non poco la carenze che, per forza di cose, ancora lamentiamo ed è quindi opportuno cercare di uscire da questo buon periodo con più punti possibili compresa la speranza di prenderne qualcuno allo juventus stadium tra due settimane. Prima però occhio al Pescara, partita sulla carta scontata ma che invece dev'essere affrontata con la mentalità giusta, da grande squadra, perchè la caduta, soprattutto mentale, può esser devastante.
Le note di demerito della settimana vanno a Brozovic e all'arbitro Irrati. Il croato ieri era in licenza premio, mai dentro al gioco, lento nei recuperi e completamente accecato nelle scelte di gioco; la gionata no capita a tutti e speriamo si limiti, appunto, alla giornata. Sull'arbitro che dire? L'espulsione di Ansaldi è da antologia dell'idiozia, sono entrati tutti e due all'impazzata ma entrambi ritirando la gamba prima dell'impatto; non ho sinceramente visto motivi per sanzionare uno e non l'altro anche perchè, a voler essere puntigliosi, Nestorovski andava espulso qualche minuto prima con un secondo giallo per aver attentato alla vita di un barelliere a bordo campo scagliando il pallone con un gesto di stizza. Se sei un arbitro capace, devi capire che dopo 80 minuti sotto la pioggia, su un campo pesante quanto la storia di Ranocchia e il motivatore, possono partire scivolate alla Holiday on ice senza che uno dei due "pattinatori" venga accusato di omicio.
Il risultato è che contro il Pescara si tratterà di decidere se Santon o Nagatomo, un po' come quando si è stempiati e si deve decidere se mettere il ciuffo a sinistra o a destra quando poi basta un misero soffio di vento per farti tornare alla triste realtà! Parole di Conte! Amen...

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